domenica 22 gennaio 2012

Modena, Expo-sizione senza Innovazione

Una buona dose di realismo e di coscienza eviterà che questo post sia una tra le ormai innumerevoli lamentazioni di qualche speranzoso Radioamatore che, di ritorno da qualche fiera dell'elettronica, piange deluso per quel che non ha trovato.
E' successo anche a me, è vero, ma tanto tempo fa e da allora un po' di coscienza si è formata.
Tuttavia ieri è mancata qualcosa, forse ancora più importante del materiale per Radioamatori.
Per capire bene di cosa parlo, guardate in questa foto l'unico esempio di innovazione visto sabato all' "Expo Elettronica" di Modena.

L'esperimento di Marconi al banco dell'ARI
 Non è ironia, la mia. Guardate le cose per quello che sono, nel tempo in cui esse vivevano - e vivono: capirete che certe cose sono eterne, sono valori che tutte le comunità hanno - o dovrebbero avere.
L'innovazione è fare qualcosa che nessun altro ha fatto, o farlo in un modo nuovo, capace di aprire le porte ad un fiume di nuove possibilità. Intesa così, l'innovazione, se è dentro ad un oggetto, non ha tempo.
Il campanello azionato dall'esperimento di Marconi, che vedete nella foto, esposto al nostro banco dell'ARI di Modena, ha una carica innovativa centinaia, migliaia di volte superiore del più sofisticato smartphone che sta ritto in piedi, lucido come un diamante, e che evoca nulla di più delle azioni che facciamo ogni giorno. Oppure del laptop che fa girare la miliardesima installazione di Windows. O dell'elicottero radiocomandato che saltella come una cavalletta esasperando, irrealistico, il volo di un vero velivolo ad elica.
Ero sicuro che non avrei trovato molto nell'ambito della comunicazione amatoriale o del surplus tecnologico, ma speravo di trovare qualche novità, almeno una, in termini di applicazione elettronica e tecnologica.
Vanno bene, con una certa elastica tolleranza, le centinaia di lampadine fluorescenti, inchiostri per stampanti, i coltelli che tagliano il vetro, il vestiario simil-militare con riproduzioni, approssimative, di armi automatiche, ma un'esposizione elettronica, dovrebbe tentare di mostrare dove potrebbe portarci l'elettronica, anche se non vende merce ai visitatori.
Per questo motivo ho voluto portare con me il ricordo dell'unico oggetto che mi fa ancora sperare che, prima o poi, avrò la possibilità di vivere in prima persona una innovazione tecnologica.

Per fortuna, una sezione era dedicata al mercatino di oggetti elettronici. Pochi banchi, devo dire, e forse troppo pieni di cose vecchie (= da buttare). Tuttavia qualcosa da acquistare ad un prezzo onesto l'ho trovata: un bellissimo modulo alimentatore switching OEM da 40A, con tensione regolabile tra 9 e 15 V.
Con un minimo di componenti intorno, ci esce fuori una bestia da mezzo kilowatt continui... Aspettando che l'innovazione torni tra noi.

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