lunedì 20 gennaio 2014

L'occasione fa il Raspberry

L'Expo Elettronica svoltosi questo fine settimana a Modena è stato l'occasione per prendere contatto con un dispositivo di cui avevo molto sentito parlare, sempre in maniera entusiastica, senza mai peraltro avere modo di averlo tra le mani.
Si tratta del Raspberry Pi, la scheda PC RISC delle dimensioni di una carta di credito e dalle potenzialità smisurate per gli appassionati di automazione e sistemi embedded.



La visita all'Expo Elettronica di Modena è quasi un dovere. Non sarebbe possibile lasciar passare un evento di elettronica così vasto organizzato nella propria città. E' senz'altro un grosso evento, che attira tantissimi visitatori. La cosa che più rimprovero a questo evento è la scarsità di contenuti innovativi (come ebbi già modo di commentare due anni fa). Non che altre esposizioni di Elettronica siano eccelse sotto questo aspetto: ormai la diffusione delle cineserie e l'invadenza del settore multimedia/telefonico è un fatto inevitabile. Tuttavia da un apparato organizzativo così vasto, personalmente, mi aspetterei qualcosa di più e meglio in termini di divulgazione e innovazione. Ma il gretto mercato e il basso livello culturale medio hanno sempre la meglio...

Occorreva dunque dare un senso "innovativo" alla mia visita che altrimenti sarebbe stata veramente deludente. L'occasione me l'ha data il Raspberry Pi.
Avevo sentito dell'esistenza del Raspberry qualche anno fa, da un mio ex collega che mi puntò verso un articolo che ne descriveva il progetto.
Non avendo in mente alcuna applicazione complessa da realizzare, nulla che un PIC o Arduino non riuscissero a supportare, non mi addentrai mai più di tanto nella sua esplorazione.
Nel tempo, poi, mi sono ripetutamente imbattuto in diverse realizzazioni, ma la mia reazione era stata sempre la stessa.

Questo, fino all'ottobre del 2012, quando partecipai alla convention iLink di Castelfeder e assistei alla presentazione di due giovani ingegneri che approfondiva proprio le potenzialità del Raspberry.
Quando mi resi conto che il Raspberry supporta Linux ed è programmabile in Python, la mia considerazione per questa scheda è aumentata enormemente.

Il Raspberry Pi - tipo B
In così poco spazio si dispone di CPU RISC, connessione Ethernet, memoria di massa SD, audio, video HDMI e una serie di porte I/O di uso generale (GPIO), il tutto controllabile da Linux e Python. Eccezionale!

Mi serviva un'occasione per convincermi a prendere questa scheda e a provarla un po'. L' ExpoElettronica di Modena mi ha dato quella occasione.

Ora bisogna inventare...

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